Il viaggio in Belgio è durato pochi giorni, eppure è stata un’esperienza unica per riflettere su cosa voglia dire viaggiare dopo tanto tempo. Un viaggio è uno specchio in cui ci si vede con nuovi occhi. Viaggiare è un’opportunità unica di scoprire, ma anche di scoprirsi, perché a contatto con una nuova realtà non èContinua a leggere “Belgio: un viaggio per riflettere su cosa voglia dire viaggiare”
Archivi della categoria: Racconto
USA day 6 – Death Valley
“GOOOOD NEWS!!!” interdette dal boato che alle sette del mattino la signora dai grandi occhi a palla ci offre con la sua voce acuta, cerchiamo di capire di quali buone nuove ci stia parlando, ma non sa risponderci, semplicemente – dice – le sembrava un buon modo per farci iniziare la giornata. Grazie al cielo,Continua a leggere “USA day 6 – Death Valley”
Bocca salata
Ay, come besé tu boca salada tus labios mojados de mar. Bocca salata. Per lei era Bocca salata. Non avevano mai scambiato una parola e lei non aveva mai sentito il suo nome pronunciato dagli amici, perché non erano le loro le parole che ascoltava. Ma nel momento in cui aveva visto il ragazzo uscireContinua a leggere “Bocca salata”
Oświęcim e la banalità del male
Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, ovvero, la giornata dedicata a commemorare le vittime dell’Olocausto. È stato scelto questo giorno perché il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata Rossa, dirette verso la Germania, entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz liberandolo. Ad Auschwitz, che in realtà si chiama Oświęcim, ci sono stata nelContinua a leggere “Oświęcim e la banalità del male”
USA Day 5 – M’illumino d’immenso
Cercando di augurarci una buona giornata con una colazione a base di snack da un distributore automatico, salutiamo il nostro Motel 6. Con la luce del giorno notiamo esserci anche una piccola piscina, delimitata però da alcuni nastri gialli con delle scritte nere che ne segnalano la chiusura. Ci immedesimiamo subito in un telefilm allaContinua a leggere “USA Day 5 – M’illumino d’immenso”
Il Gat Negher
Quando varcò la soglia illuminata del bar rimase impietrita. L’odore dolciastro ed acido delle bibite degli avventori, quello chiuso dello spazio poco ventilato e il fumo che volteggiava la tramortirono. Non era l’ambiente che si aspettava. Lo sguardo corse veloce sui tavoli visibilmente sporchi e sui pochi avventori presenti. E poi si posò sul giovaneContinua a leggere “Il Gat Negher”
Argentina
Viaggio a Miramar sulle sponde della laguna di Mar Chiquita 9 dicembre In auto per la Pampa. Un orizzonte infinito, piano e verde. A Miramar, invece, la spiaggia sembra un paesaggio lunare o, come dice Leandro, un “olocausto atomico”. Ci siamo solo io, lui e Shandon, il cane di sua nonna, che ci accompagna. CamminiamoContinua a leggere “Argentina”
Day 4 – Welcome to Bakersfield! Motto: “At least we’re not Fresno”
Dopo una serata nella vivace gay-friendly Castro – divorando tacos incredibili, assaggiando birre sconosciute in Europa e dove anche le strisce pedonali sono color arcobaleno – la mattina seguente scegliamo di darci la carica giusta per la giornata con un’abbondante colazione in una taverna. Non resistiamo alla tentazione di assaggiare dolci che spediscono la glicemiaContinua a leggere “Day 4 – Welcome to Bakersfield! Motto: “At least we’re not Fresno””
L’angelo venuto dal cielo
Il primo giorno fu davvero terrificante. Quando aprii gli occhi, scoprii che il mio corpo era mutilato, non avevo più la mano sinistra e avevo perso il piede destro. Ero in pessime condizioni e la mia vita era attaccata ad una grossa macchina posta vicino a me: questi gli orrori di una guerra. Il secondoContinua a leggere “L’angelo venuto dal cielo”
I danzatori notturni
Quando era piccola, in un momento preciso prima di scivolare nel sonno, aveva visto gli oggetti muoversi. Non era capitato spesso, un paio di volte appena, però era successo. Il ricordo è ancora abbastanza nitido. Distesa su un fianco, con il viso appoggiato sul cuscino aveva visto una parte del suo passeggino per le bamboleContinua a leggere “I danzatori notturni”