Un libro può anche essere

Un:
Instant book: gli instant book sono libri che rispondono ad una necessità immediata e che per questo sono pubblicati in tempi molto brevi. Spesso anche la loro vigenza è altrettanto breve.
Best seller: sono libri che vendono molto e meglio rispetto agli altri titoli presenti nel mercato. È un termine impiegato molto spesso per descrivere e promuovere un libro.
Long seller: quando un libro vende costantemente lungo gli anni allora si parla di long seller. Alcuni esempi potrebbero essere la Bibbia, Il nome della rosa o Il signore degli anelli.
Una:
Prima edizione: è la prima pubblicazione di un’opera a stampa. Se invece si tratta di un’opera che circolava come manoscritto prima dell’invenzione della stampa e diffusa in seguito, si parla di Editio princeps.
Ristampa: quando si esauriscono le copie stampate di un libro (previamente stabilite secondo una certa tiratura), il testo va in ristampa. Il numero di ristampa (seconda, terza ecc.) dovrebbe essere indicato nella pagina dei crediti / legale / colophon.
Seconda (terza ecc.) edizione o nuova edizione: quest’edizione si differenzia dalla precedente per dei cambi nel contenuto del libro (aggiornamenti, inclusione di nuovi testi…).
I libri possono essere divisi tra

Fiction: le storie che raccontano questi libri non sono reali (anche se possono essere realistiche).
Narrativa: comunemente circoscritto ai soli testi in prosa d’invenzione come il racconto, la novella, il romanzo (con esclusione quindi dei testi saggistici, storiografici, ecc.) (Treccani)
Saggistica o Nonfiction: sono testi che informano sul mondo reale. Alcuni esempi potrebbero esser i diari, le biografie, i libri di viaggio o i saggi.
Varia: comprende la narrativa e la saggistica.
Tanti libri, tanti generi

Women’s ficion: sono libri centrati sull’esperienza di vita di donne e rivolti a lettrici. Si differenzia dal Women’s writing che fa riferimento alla letteratura scritta da donne.
Gialli: l’oggetto di questi libri è la descrizione di un crimine e dei personaggi legati ad esso. Quando le indagini hanno un ruolo preponderante nel libro, si parla di poliziesco. Il genere giallo è formato da sottogeneri, come appunto il poliziesco, il noir o il thriller. I libri “gialli” si chiamano così solo in italiano per il colore della copertina usato da Mondadori per la sua collana di libri pubblicata nel 1929.
Hard boiled: fa parte del poliziesco distinguendosi per la rappresentazione realistica del crimine, della violenza e del sesso. Uno tra gli autori più rappresentativi è Raymond Chandler, creatore di Philip Marlowe (abbiamo parlato de Il grande sonno qui)
Cozy crime: si tratta di gialli privi di violenza esplicita e per questo più “confortanti”. Ad occuparsi delle indagini spesso sono non professionisti, personaggi inaspettati. Qualche esempio? Miss Marple (Agatha Christie), la regina Elisabetta (S.J. Bennett) o Miss Merkel (David Safier).
True crime: è un genere letterario (ma anche un tipo di podcast o di film) che esamina un crimine avvenuto realmente. A sangue freddo di Truman Capote è considerato uno dei libri fondamentali di questo genere.
Chick lit: Il diario di Bridget Jones o Sex and the City (tutti e due poi adattati) sono considerati libri rappresentativi di questo genere, nato negli anni ’90 e che possiede elementi umoristici e post-femministi.
Cli–fi (climate fiction): sono libri che affrontano il cambiamento climatico in alcuni casi con una prospettiva positiva, in altri distopica o apocalittica. Il mondo sommerso di J.G. Ballard (1962) è considerato il primo romanzo Cli-fi.
Fantasy: è un genere letterario che fa parte della letteratura fantastica. In questi libri sono presenti elementi magici e soprannaturali che possono derivare dal folklore, dal mito o essere creati ex novo dall’autore. Un esempio tra i tanti? Il Signore degli anelli di R.R. Tolkien. Moltissimi libri fantasy sono stati adattati al grande o piccolo schermo. Oltre al Signore degli anelli (già in formato cartoon nel 1978), ci sono stati i film di Harry Potter o la serie Il trono di spade (solo per citarne alcuni).
Young adult (YA): è il termine inglese per definire la letteratura giovanile, cioè i libri destinati a ragazze e ragazzi tra i 12 e 18 anni. Nel YA sono rappresentati la maggior parte dei generi per adulti, con un’attenzione speciale per il linguaggio, tematiche e questioni propri di quest’età.
New adult (NA): è un termine di recente coniazione che serve a rappresentare la lettura destinata ai lettori tra i 18 e i 29 anni. In questo caso le tematiche affrontate sono molto più vicine all’età adulta (vivere da soli, scelta del lavoro…). È un genere che ha avuto molto successo negli ultimi anni grazie ad autrici come Colleen Hoover e al passaparola su TikTok.
E poi ci sono la poesia, i libri per bambini e ragazzi, i manga, i fumetti e i graphic novel, la didattica.
Tra questi, l’editoria per bambini e ragazzi ha avuto un importante aumento negli ultimi anni in paesi come la Spagna.
Anche i fumetti, i manga e le graphic novel hanno aumentato di molto le proprie quote di mercato. Questo aumento delle vendite si è tradotto in alcuni casi in cambiamenti nelle librerie che dedicano maggiore spazio a questi libri.
Come classificare i libri

Un libro viene catalogato usando dei sistemi internazionali che aiutano a identificarlo (genere, autore, casa editrice, anno di pubblicazione ecc.) per permettere soprattutto agli addetti ai lavori di capirlo, promuoverlo, sistemarlo nello scaffale giusto o consigliarlo.
Tra questi metodi di classificazione ci sono il Dewey, Dilve (per la Spagna), l’IBIC (International Book Industry Categories), sostituito da Thema.
Si tratta di sistemi che classificano il libro in base alla sua materia principale e che elaborano sottomaterie.
Un altro sistema importante (e che ogni lettore avrà sicuramente visto) è l’ISBN (Numero di Riferimento Internazionale per i Libri“). È una sequenza numerica di 13 cifre usata in tutto il mondo per la classificazione dei libri ed univoca per ogni testo.
I numeri identificano il gruppo linguistico del libro, l’editore, il titolo ecc.

L’ISBN è a pagamento.
Tipi di edizione

Trade: in ambito anglosassone, la prima edizione di un libro viene definita “trade”. Sono i libri destinati alle librerie, di solito rilegati, e che si distinguono dai mass-market books, edizioni meno pregiate, tascabili e in brossura.
Pocket: l’edizione pocket, ovvero tascabile, si distingue dalle prime edizioni perché ha dimensioni ridotte. Questi libri infatti sono nati per entrare in una tasca. Le edizioni tascabili hanno un prezzo contenuto perché il costo di produzione del libro è stato inferiore: di solito la qualità della carta non è pregiata e la copertina è in brossura. Nel mondo anglosassone, infatti, i paperback si distinguono dagli hardcover books, cioè i libri con copertina rigida. A una prima edizione più pregiata (con copertina rigida o con alette), di solito segue quella economica (tascabile appunto) per dare continuità alla vita del libro. In alcuni casi, il libro può essere pubblicato direttamente in versione economica (celebre il caso de La storia di Elsa Morante con Einaudi). L’edizione tascabile, benché di qualità inferiore, non è sinonimo di una cattiva edizione, tant’è che ci sono lettori affezionatissimi alle edizioni della Universale economica Feltrinelli, DeBolsillo o a alla Collection Folio di Gallimard.
Per approfondire

A proposito di libri (Cose spiegate bene), Iperborea – Il post (2021)
AIE (Associazione Italiana Editori)
Schiffrin, André, Editoria senza editori, Quodlibet 2019
Testo di Chiara Mancinelli
Quest’articolo non è definitivo, ma è un lavoro in corso.
