Le vite straordinarie di quattro filosofi e l’ultima rivoluzione del pensiero.

Wolfram Eilenberger, Les temps de magiciens (Albin Michel, 2019)
La filosofia del periodo successivo alla sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale raccontata attraverso la vita di quattro filosofi del paese teutonico. Wolfram Eilenberger ci invita ad un viaggio al seguito di quattro grandi pensatori: Wittgenstein ossessionato dalla coincidenza del linguaggio con il mondo, Benjamin che costruisce una interpretazione della modernità, Heidegger che vuole ritornare all’essere delle cose, e Cassirer fissato sulle forme di cultura umana.
La question des motivations et des attentes élucidée par Wittgenstein éclaire la différence entre «choix» et «décision» qui, à l’époque, préoccupe aussi Benjamin, Heidegger et même Cassirer: un choix cherche sa justification dans des suites prévisibles, à l’inverse de la décision. En ce sens, le choix est toujours conditionné, la décision, inconditionnée et donc libre. Le choix reste empêtré dans le mythique, la décision se soustrait – idéalement à la logique rationnelle (censée gouverner notre existence) de la cause et de l’effet, du destin et de la nécessité, de la faute et de l’expiation. C’est précisément ce qui lui confère sa sacralité propre. Telle est la théorie, ou plutôt la théologie de la libération philosophique et pédagogique de Ludwig Wittgenstein dans les années vingt.
“Zeit der Zauberer” fa procedere i suoi personaggi simultaneamente e li cura con precisione cronologica, narrandone la carriera e le vicende personali fino al famoso vertice di Davos del marzo 1929. Summit che vide protagonisti di un dibattito che è rimasto nella storia del pensiero filosofico due di questi, Cassirer e Heidegger.
Eilenberger ha scritto un libro accattivante, rappresentando i protagonisti anche come simboli della cultura e intellettualità tedesca del tempo. Un decennio convulso, che sfocerà con la presa del potere da parte del partito nazionalsocialista. Un’opera di saggistica sulla storia della filosofia e della scienza che rassomiglia ad un monito.
Il libro è stato pubblicato in italiano con il titolo Il tempo degli stregoni. 1919-1929. Le vite straordinarie di quattro filosofi e l’ultima rivoluzione del pensiero da Feltrinelli.
Il y a tout de même une chose que Wittgenstein ne saurait nier, dans la pleine conscience, justement, concernant le saut qu’il a effectué en 1919 dans une nouvelle vie d’instituteur: c’est que le sens possible de cette existence ne se révèle pas à lui dans son accomplissement quotidien. En tout cas, loin de le combler, cette possibilité le maintient au fil des jours et des semaines dans l’état de vide et d’engourdissement auquel il avait espéré échapper en prenant sa décision. Même à Puchberg, il est plus qu’affligé: il en a assez.
Sull’autore: Eilenberger (Friburgo, 1972) ha studiato filosofia, psicologia e filologia romanica a Heidelberg, Turku e Zurigo. Nel 2008, ha ricevuto il dottorato in filosofia a Zurigo con una tesi sulla filosofia culturale di Mikhail Bakhtin, supervisionata da Michael Hampe.
È attivo come giornalista dal 1999, tra l’altro con le sue colonne Ethics Council nel settimanale Die Zeit e Live from the Ivory Tower nel Tagesspiegel di Berlino. Dal 2003 al 2010, ha lavorato come corrispondente di filosofia per il mensile Cicero. È stato caporedattore di Philosophie Magazin e dal novembre 2017 è direttore di programma della casa editrice berlinese Nicolai Publishing & Intelligence.
Testo e foto di MAFA