Jazz, jazz, jazz

Musica, libri e pittura

Il 30 aprile si festeggia il Jazz in tutto il mondo grazie alla giornata internazionale dedicata a questo genere musicale.

Mappa degli eventi organizzati per la giornata del Jazz (www.jazzday.com).
https://jazzday.com/participate/

Il Jazz si è fatto strada in altre discipline artistiche, basti pensare a Jazz di Toni Morrison, I racconti dell’età del Jazz o Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald o Ecco i blues di Milton Mezzrow e Bernard Wolfe.

Il grande Gatsby, Francisc Scotto Fitzgerald. Foto di Chiara Mancinelli.
Jazz, Toni Morrison (foto di Chiara Mancinelli).
Ecco i blues, Milton Mezzrow e Bernand Wolfe (foto di Chiara Mancinelli).

Anche noi amiamo ascoltare Jazz e su Spotify abbiamo preparato una nuova playlist!

La puoi ascoltare mentre leggi come il Jazz ha influenzato il lavoro artistico di Daniela.

Miles Davis, acquarello di Daniela Calandra

Voglio cominciare la mia riflessione sul Jazz e sul perché sia per me una grande fonte di ispirazione, citando una frase di uno dei trombettisti più famosi di tutti i tempi, Miles Davis, che in un’intervista dice: “non suonare quello che c’è, suona quello che non c’è.

Credo che questa frase spieghi bene l’essenza di questo genere musicale che sin dalle sue origini rivoluziona il modo di fare musica e che lascia spazio all’improvvisazione e all’interpretazione più intima, lontana dagli schemi classici, che è capace di creare una tensione musicale tale da rendere le pause ed i silenzi altrettanto eloquenti che le note stesse.

 Esperanza Spalding, acquarello di Daniela Calandra

Il Jazz è diventato negli anni il mio genere musicale preferito. Ad affascinarmi è la sua storia, simbolo di libertà di espressione e di rivalsa popolare e poi la sua ricchezza di sfumature, varietà armoniosa di stili ed infine la sua capacità di sorprendere facendo di ogni ascolto un’esperienza nuova.

È un genere sofisticato e complesso da un lato, con una struttura compositiva chiara e precisa, tuttavia è nello stesso tempo libertà e sorpresa. È un viaggio inaspettato di un susseguirsi di suoni e melodie mai prevedibili.

Ogni ascolto diventa una scoperta e per questo sempre più coinvolgente. 

Con l’intento di rendere omaggio ad alcuni tra i miei jazzisti preferiti ho dipinto una mia personale interpretazione delle più belle foto che li rappresentano utilizzando l’acquerello, la tecnica pittorica che più di tutte lascia spazio all’aleatorio e all’improvvisazione.

Nina Simone,  acquarello di Daniela Calandra
Chet Baker,  acquarello di Daniela Calandra

Chiara Mancinelli e Daniela Calandra

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