
–Che ore sono?–
Da quando ti conosco sono le tre in un bar, sospese a mezz’aria,
a metà percorso tra la mia fronte e la tua, davanti gli sguardi,
all’altezza della mano che usi dolcemente per scostarti i capelli dal viso,
mischiate alla cantilena delle tue parole.
E continuo a perdermi nelle luci dei riflessi intermittenti
del sole sulla tua mano e nelle ombre proiettate
dai ciuffi scostanti sulla tua fronte.
–Giuro, sono le tre.–
Disorientate da tutte le mie cognizioni.
Testo e foto di Chiara Milazzo