Le solitarie

Recensione di Chiara Mancinelli del libro "Le solitarie" di Ana Negri (Musicaos editore).

In realtà viveva due vite. Era sempre stato così, sin dall’infanzia. Nessuno aveva mai saputo delle straordinarie visioni che sfilavano sulle pareti interne del suo cervello. Erano il suo tesoro: taceva sempre perché non gliele rubassero.

Ada Negri, Le solitarie (Musicaos editore, 2016)

Ho scoperto Ada Negri per caso, navigando sul sito di Mondadori store ed esplorando la sezioni classici (sempre avuto un debole per i classici…). Né Ada Negri, né il titolo del suo libro, Le solitarie, però, mi erano familiari. La descrizione del contenuto e l’affermazione che fosse un testo fondamentale nella storia della letteratura del Novecento mi hanno spinto a comprarlo.

Ed è stata una bellissima scoperta. Ada Negri ha una scrittura che meraviglia, un tesoro da scoprire pagina dopo pagina.

Le solitarie, pubblicato nel 1917, è stata la sua prima raccolta di racconti in cui descrive l’universo femminile secondo moltissime delle sue tante sfaccettature. Le storie delle protagoniste e delle loro condizioni, donne lavoratrici, madri, sognatrici, oppresse o ribelli, che si ritrovano ad affrontare i cambi dell’età, la fatica del lavoro, quella di un rapporto, sono denunciate senza vittimismo, ma attraverso un’attenta cura dei dettagli esterni (bellissime le descrizioni dei volti) ed una delicata analisi dell’animo umano.

Nonostante la distanza temporale, l’empatia nasce in modo naturale. Una bellissima lettura dopo la quale verrà voglia di leggere Ada Negri ancora ed ancora.

Sull’autrice: Ada Negri (1870-1945) è stata una poetessa, scrittrice ed insegnante italiana. Di umili origini, frequentò la scuola normale femminile di Lodi ed ottenne il diploma di insegnante. Iniziò a scrivere poesie a partire dal 1888 e nel 1892 pubblicò la raccolta Fatalità. A Milano entrò in contatto con il partito socialista italiano. Nel 1913 si trasferì a Zurigo da dove scrisse Esilio e Le solitarie. Altri suoi titoli sono: Orazioni (odi), Il libro di Mara (poesie), Stella mattutina (romanzo). Venne nominata al Premio Nobel per la Letteratura nel 1926 e ’27. Nel 1931 fu insignita del Premio Mussolini alla carriera e nel 1940 fu la prima donna ad entrare all’Accademia d’Italia.

Testo e foto di Chiara Mancinelli

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: