Pioveva

Quando impariamo a leggere e a scrivere ci si apre un mondo.. Crescendo, tutta quella meraviglia diventa routine e gesti automatici e, da adulti, ormai ci siamo dimenticati che da bambini, oltre ad inventare delle storie, le avevamo anche scritte. Quei racconti scritti con lettere giovani formano parte di una nuova serie di Volat: “raccontini”. “Pioveva" è il primo racconto di Chiara Mancinelli ad essere pubblicato.

Pioveva, una pioggia fitta e costante, il cielo era plumbeo e scuro e io me ne stavo sul davanzale della mia finestra ad osservare le persone nella strada: c’era una vecchietta grassoccia con un fazzoletto rosso legato al mento, un vecchio signore dall’ombrello nero, ma la mia attenzione fu colta da un uomo dall’aspetto bieco, chiuso in un impermeabile scuro, dalle falde che gli ricoprivano il viso e quel poco che ne restava era nascosto dal grigio cappello, calcato sulla testa. Non aveva ombrello e l’acqua scendeva in piccoli rivoli sul suo impermeabile. Se ne stava accanto all’entrata di un negozio, come se stesse aspettando qualcuno e quel qualcuno arrivò. Era un anziano signore con una pigra andatura nonostante la pioggia incalzante. L’uomo bieco cominciò a seguirlo con un’andatura tarda ma costante. Lo seguiva passo-passo mentre l’anziano signore si muoveva quasi di malavoglia con qualche raro piccolo guizzo ogni tanto. Il vecchio raggiunse un angolo dove fu tallonato anche da un uomo grande e grosso. I due procedevano sempre più velocemente finché raggiunsero il vecchio. L’uomo dall’aria torva lo urtò con un’esagerata violenza cosicché il vecchio ruzzolò per un breve tratto di strada atterrando ai piedi di un possente poliziotto che l’aiutò a rialzarsi mentre i due loschi figuri si dileguarono in fretta in una viuzza scura e malfamata.

I-II media

Foto e testo di Chiara Mancinelli

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