L’estate

L'estate è il secondo racconto del libro Il cacciatore di fari di Chiara Mancinelli (Robin, 2020), illustrato da Jana Kalc.
Jana Kalc

Non rammenta esattamente il momento in cui ci mise piede per la prima volta. I genitori e i nonni le avevano raccontato che era stato quando aveva tre anni, ma nella sua memoria l’inizio di quelle estati era scandito da un altro ricordo. Stava giocando con uno dei suoi giochi preferiti: una piccola cucina, riproduzione di una vera e propria, con gli armadietti, i fornelli e il lavello con il rubinetto. Se si spingeva un pedale, l’acqua, dall’interno della piccola cisterna nascosta nella pancia del gioco, veniva risucchiata in un tubicino e riappariva in forma di breve fiotto dal braccino teso del rubinetto. Uno spruzzo d’acqua che cadeva sgraziata e che durava giusto il tempo che il piedino tardava nell’abbassarsi e rialzarsi dal pedale, ma che trasmetteva un meraviglioso senso di verosimiglianza con la realtà. La sensazione impagabile di fare qualcosa da grande, insomma. Anche se intenta a giocare con la cucina, le pentole e le stoviglie in miniatura, ad un certo punto si era resa conto di un parlottio sommesso alle sue spalle. Si era girata ed aveva visto a poca distanza, sul viottolo d’erba, due bambine che la guardavano e parlavano tra sé. Parlavano a voce bassa, coscienti dell’importanza di non disturbare quel rituale sacro. Si erano salutate (non ricorda chi disse “Ciao” per prima) e dopo alcune domande di rito (cosa fai, come ti chiami, ma è tua, possiamo giocare con te) ben presto la corta distanza che le separava era venuta meno. Richiamata dal rumore dei passi che echeggiavano sulla ghiaia, la nonna si era avvicinata, aveva salutato, chiesto i loro nomi e benedetto il comune gioco infantile con promesse di cibi e bevande che era sufficiente sollecitare pronunciando le due sillabe che componevano il suo nome.

Ecco, questo era il primo ricordo delle sue estati in campeggio con i nonni. Aveva fatto fatica a riportarlo alla memoria però, perché il susseguirsi di quelle estati, una dopo l’altra, anche se ritmate dall’alternarsi della fine e degli inizi della scuola, costituiva in qualche modo un solo e lungo periodo estivo in cui si ripetevano i tuffi in mare, le corse in bici, il tempo dedicato ai compiti durante le prime ore pomeridiane, la ricerca di nuove strategie di occultamento per “Guardia e ladri” o “Nascondino”.  Naturalmente c’erano stati tanti cambi: i nonni erano invecchiati e i bimbi cresciuti erano passati da ambire l’anello che non scendeva mai nonostante il sacrificio di 500 lire, a rubare una sigaretta e fumarsela di nascosto la sera sul molo. Ma era la sua vita estiva, era sempre stata lì ed era difficile ricordare esattamente quando fosse iniziata.

Testo di Chiara Mancinelli

Illustrazione di Jana Kalc


L’estate fa parte del libro di Chiara Mancinelli Il cacciatore di fari, illustrato da Jana Kalc ed edito da Robin edizioni.


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