Isola

Recensione del libro Isola di Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Iperborea 2018.

Le isole più piccole possono nascere in una notte, e sparire in una notte. Laggiù, sotto il mare, tutte le terre emerse s’incontrano.

Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Isola, Iperborea 2018

Isola è il primo libro di Siri Ranva Hjelm Jacobsen che è stata paragonata ai grandi cantori del Nord. Non a torto, perché Isola è una bella storia, molto emotiva, che proietta fuori dalle pagine i paesaggi delle Faroe, le leggende, le tradizioni, dei personaggi forti proprio per la loro complessità e fragilità. Questi personaggi, le cui storie sono digressioni nel passato, accompagnano la narrazione in prima persona che si svolge nel presente, e costruiscono, nel complesso, un romanzo quasi corale. Le isole Faroe svolgono un ruolo importantissimo: i paesaggi accompagnano i personaggi, ne determinano le decisioni, li attirano a sé. Ma il richiamo all’isola non si deve solo all’ambientazione geografica: spesso si ricorre all’immagine della persona in quanto isola, idea molto ben ricreata con il disegno di copertina del libro. Ho apprezzato molto lo stile narrativo di Siri Ranva Hjelm Jacobsen: l’uso di metafore e similitudini avviene con termini inaspettati e, complessivamente, la ricreazione è molto visiva e palpabile grazie alle descrizioni in cui manca poco perché il mondo dei sensi diventi reale. Una bella lettura.

Sull’autrice: Siri Ranva Hjelm Jacobsen (1980) è cresciuta in Danimarca da una famiglia originaria delle isole Faroe. È stata intervistata nel 2018 nell’ambito del festival letterario “Barcolana: un mare di racconti”.

Testo e foto di Chiara Mancinelli

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